Lawless PDF 
Emanuele D'Antonio   

John Hillcoat torna nei cinema con un nuovo lavoro, Lawless, un western rivisitato, dai toni crudi, in una sintesi che accosta la lezione dei grandi registi del cinema di genere e le nuove frontiere dell'immaginario visivo. Una riuscita sintesi che porta il regista, nato nel Queensland, dopo un un film per la televisione, Red Dead Redemption: The Man from Blackwater prodotto dalla Rockstar Games ed interamente realizzato con scene e grafiche tratte dall'omonimo videogioco, a presentare la sua ultima fatica al festival del cinema di Cannes.

Verso l'inizio del secondo conflitto mondiale, mentre in Europa si instaurano e prendono posizione i regimi totalitari, i tre fratelli Bondurant dall'altra parte dell'oceano, in Virginia, negli Stati Uniti, vivono i primi anni del proibizionismo. La famiglia Bondurant distilla e vende clandestinamente alcool, inizialmente nella piccola contea di Franklin, poi fuori città, passando attraverso la frontiera rigorosamente sorvegliata da uno sceriffo corrotto che, con i suoi sodali, appoggia ed incoraggia il commercio dei tre fratelli. Howard (Jason Clarke), il maggiore, è un uomo segnato dagli orrori della Prima Guerra Mondiale, Forrest (Tom Hardy) è dotato di carisma e Jack (Shia LaBeouf), il più giovane, è un amante del denaro e della bella vita. Per i tre “bifolchi” del profondo sud, segnato da una forte corruzione e un'influente pressione religiosa, il business procede senza grossi problemi. Forrest, insieme ai suoi due fratelli, aiutati da Cricket, genio del piccolo villaggio e amico di Jack, che distilla e imbottiglia per loro liquori, espande sempre di più il suo commercio. Ma superati i confini consentiti, “l’attività di famiglia” si troverà a scontrarsi con i veri gangster, spietati personaggi senza remore, che trascineranno il trio in un susseguirsi di vendette trasversali, che daranno poi alla famiglia Bondurant l'aggettivo di “Invincibili”. Nel paese, inviato dal governo centrale, arriverà il corrotto agente Charlie Rakes (Guy Pearce), che ottenuto l'appoggio dello sceriffo, seppur contro il suo volere, tenta di piegare i Bondurant e obbligarli a servirsi della sua protezione. Forrest rifiuta, rinunciando alla propria attività clandestina. Il tempo passa, ma quando i Bondurant sembrano aver ormai deciso di abbandonare il proprio commercio, un intraprendente ed ambizioso Jack, con l'appoggio del suo amico Cricket, attraversa i confini con un carico di alcool, raggiungendo il covo dove si nasconde il “nemico numero uno” ricercato dallo Stato e dall'agente Rakes, Floyd Banner (Gary Oldman), che conoscendo la nomea della famiglia della contea di Franklin, decide prima di acquistare l'intero carico e poi di appoggiare il commercio dei tre fratelli. Il commercio riprende e la piccola distilleria diventa una fabbrica clandestina di alcolici. L'agente Charlie Rakes è ormai ossessionato dal giogo dei Bondurant. La lotta è inarrestabilmente senza legge. Contro ogni morale, le parti si trovano a dover affrontare ogni sorta di crudeltà. Forrest, insieme a Howard, è alla prese tra la mania del fratello minore (nutrita dal denaro, le auto, i vestiti e il suo amore, Bertha Minnix, figlia del reverendo del paese), la spaventosa follia di Rakes che ricorre ad ogni orribile azione pur di vendicarsi, lo sceriffo che non riesce a decidere da che parte schierarsi e Maggie (Jessica Chastain) la donna che (silenziosamente innamorata) attende di prendere posto nella sua vita. Una lotta all’ultimo sangue per la sopravvivenza e la difesa della famiglia, che porterà gli “Invincibili” a dover fronteggiare vis-à-vis più volte, nell'escalation della faida innescata, la morte.

Dopo essersi affidato ad uno dei libri più riusciti di McCartney, The Road, Hillcoat ora torna con un'altra storia, questa volta vera, tratta dal romanzo La Contea più fradicia del mondo, dello scrittore Matt Bondurant e nipote dei tre personaggi del film. Con la sceneggiatura, scritta dall'amico Nick Cave, il regista australiano sembra tracciare una linea continua tra i due film. Hillcoat testimonia ancora una volta l'interesse nel visitare l'andamento sociologico del genere umano e quanto questo abbia subito o subirà cambiamenti nel suo sviluppo. Il Whisky che inebria le menti dei personaggi nel film di Hillcoat è come l'alcool che utilizza il chimico in laboratorio per mischiare e sciogliere diversi elementi in provetta, sintetizzando così nuove sostanze. Ciò che ne viene fuori è una realtà distorta che non obbedisce a nessuna regola, se non quella della sopravvivenza, dettata dalla sopraffazione, quasi animalesca, dell'uomo sull'uomo. Non a caso la pellicola si apre con una sequenza simbolica, un flashback dell'uccisione di un maiale da parte di uno dei protagonisti, quando era ancora ragazzino. Il regista australiano passa da un possibile futuro, come in The Road, a un reale passato con Lawless, utilizzando ancora una volta la trama di un romanzo per poter focalizzare il suo sguardo su qualcosa di nascosto e sfuggevole, cercando nelle storie di ogni singolo individuo. Hillcoat sembra aver intrapreso una strada che lo porterà, attraverso il declino dell'umano, in questa nuova pellicola, Lawless, un mondo senza legge dove lo spettatore viene traghettato, attraverso un viaggio conradiano, in strade desolate e abitazioni povere e impolverate.

Titolo originale: Lawless; Regia: John Hillcoat; Sceneggiatura: Nick Cave; Fotografia: Benoît Delhomme; Montaggio: Dylan Tichenor; Scenografia: Chris Kennedy; Costumi: Margot Wilson; Musiche: Nick Cave, Warren Ellis; Produzione: Benaroya Pictures, FilmNation Entertainment, Annapurna Pictures, Blum Hanson Allen Films, Pie Films Inc., Red Wagon Productions, Yucaipa Films; Distribuzione: Koch Media; Durata: 116 min.; Origine: USA, 2012

 


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