Locarno lancia il cine-telefonino PDF 
Gabriele Barrera   

Vi sembra plausibile che un festival cinematografico internazionale e di ampie proporzioni possa accogliere accanto alla competizione un film interamente girato con un telefonino cellulare di ultima generazione? La risposta è sì, e quel festival – così antitradizionale per sua tradizione – è proprio il 62° Festival del film di Locarno, Svizzera, che si è tenuto dal 5 al 15 agosto 2009. E vi sembra plausibile che un regista italiano – sì, italiano, avete letto bene – possa osare l’inosabile e girare un film interamente con un telefonino cellulare di ultima generazione, addirittura tentando un audace mix di fiction “a tesi” e sperimentazione? La risposta è sì, e quel regista – così eclettico quanto lo è il Festival di Locarno che ospita il suo ultimo lavoro – è proprio Pippo Delbono, che con La paura ha firmato un affascinante esperimento linguistico sulle maggiori paure dell’Italia contemporanea: dalla paura dell’Altro alla paura delle malattie, dell’obesità in particolare (in uno spassosissimo siparietto ad inizio film), dalla paura degli animali alla non meno spaventosa paura della povertà. Ne deriva un impressionante spaccato dell’Italia – e in particolare di una città come Milano, con il suo corteo di uomini politici – che viene scandagliata nei suoi recessi più arretrati, immobilistici e primitivi, nonostante il (mini)occhio del regista si aggiri per le strade della nostra contemporaneità.

Lo stile è selvaggio, la qualità visiva quasi per nulla sgranata, con momenti di rara drammaticità (il funerale milanese di un giovane africano ucciso dai proprietari di un negozio per aver rubato un pacchetto di biscotti, sic!) e memorabili, impietosi ritratti della società dello spettacolo, che rifulge in tutta la sua pochezza. Le teorie zavattiniane del pedinamento e della cosiddetta “caméra-stylo” sognata da teorici come Alexandre Astruc, quella (cine)camera in grado di rendere la realtà interiore come una penna può fare in mano ad uno scrittore, trovano qui una nuova espressione attraverso il telefono ultraleggero di Delbono, già autore del documentario Guerra e dello strano e affascinante Grido del 2006. "Qualsiasi cosa accadesse, potevo lavorare al film", ha dichiarato il regista in occasione dell’incontro con il pubblico, "ed è per questo che nel 2008, a Parigi, quando il Forum des Images mi ha proposto singolarmente di documentare la realtà con un telefonino, sono riuscito ad insinuarmi tutti i giorni nei sogni più oscuri miei e del mio Paese. Ho scoperto la sceneggiatura segreta de La paura solo girando il film, e il telefono filmante ha abbattuto i muri tra me e quanti sono stati invitati inconsapevolmente ad apparire nella mia opera". Lo stile digitale, e diremmo “corsivo” rispetto alla sacralità del 35mm, permette l'improvvisa materializzazione nel film di una curiosa atmosfera di “cine-laicità dello sguardo”.

Fra le altre opere in competizione a Locarno, è giusto poi ricordare anche A religiosa portuguesa di Eugène Green; Akadimia Platonos di Filippo Tsitos; un drammatico thriller della Malaysia intitolato Sham Moh; due film giapponesi, Summer Wars di Mamoru Hosoda e Wakaranai di Masahiro Kobayashi (già vincitore del prestigioso Pardo d’Oro nel 2007 con Rebirth); Shirley Adams, opera sudafricana di Oliver Hermanus; e infine, il brasiliano Os famosos e os duendes da morte di Esmir Filho e l’irlandese Nothing Personal di Urszula Anto-niak. Per non dire degli appuntamenti straripanti pubblico nella superba cornice di Piazza Grande, che può vantare uno dei sistemi di proiezione in digitale più innovativi d’Europa (come sa chi è un habitué di Locarno, e vale il detto: vedere per credere), fra i quali spiccano le anteprime di Days of Summer di Marc Webb, l’ultimo film di Amos Gitai La guerre des fils de lumière contre les fils des ténèbres, My Sister’s Keeper di Nick Cassavetes con Cameron Diaz, Julia’s Disappearance di Christoph Schaub, con Bruno Ganz, Marching Band di Claude Miller, l’intenso Les derniers jours du monde di Arnaud e Jean-Marie Larrieu, con la convincente performance di Olivier Mauvezin, i cartoons Pom polo di Isao Takahata e Redline di Takeshi Koike. E ancora, sono moltissimi i film della retrospettiva intitolata Manga Impact, che dalla Svizzera è approdata ora al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Ma fra i molti (leo)pardi pronti a ruggire, un Pardo d’Onore tocca in queste serate anche a Toni Servillo, acclamato interprete de Il divo e Le conseguenze dell’amore, riprogrammato sullo schermo gigante di Piazza Grande.

Non va infine dimenticata una retrospettiva cruciale come la Semaine de la Critique di Locarno, fra i cui titoli – quasi fosse un emblema dello stile ricco di contrasti e antitradizionale di Locarno – citiamo il brillante El milagro del Papa di José Luis Valle, opera che a partire da un fatto di cronaca – un bambino, Heron Badillo, guarito dalla leucemia al solo tocco di Papa Giovanni Paolo II in una visita in Messico nel 1990 – ricostruisce la vita del presunto “miracolato” e di come, a partire da quell’evento, la sua vita si sia svolta all’insegna della più assoluta normalità, lontana da ogni sospetto di “neo-santità”, nonostante le attese della comunità locale, della chiesa cattolica messicana (che lo volle indirizzare, senza successo, al percorso del sacerdozio), del padre così pieno di speranze frustrate (che sull’evento – sopra quel milagro, appunto – scrisse un libro ed iniziò addirittura una carriera politica). Un documentario anticonvenzionale, estremamente laico, intelligente, ironico, che sembra nuovamente sposare quello stile disinvolto e mobilissimo ravvisato anche nella grafia leggerissima de La paura di Delbono.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.