Le avventure del topino Despereaux PDF 
Francesca Druidi   

Con un budget di 60 milioni di dollari, Le avventure del topino Despereaux, tratto dall’omonimo libro illustrato di Kate DiCamillo, si presenta come un film di animazione digitale sostenuto da un progetto visivo e, in generale, cinematografico piuttosto articolato e interessante. Dietro le quinte ci sono un team composito, formato tra gli altri dai registi Sam Fell (Giù per il tubo) e l’esordiente Rob Stevenhagen (story artist e animatore), dallo sceneggiatore Gary Ross (Seabiscuit – Un mito senza tempo) e dallo scenografo Evgeni Tomov (tra i suoi lavori lo straordinario Appuntamento a Belleville), e un cast stellare di doppiatori, come quasi sempre avviene nei film d’animazione d’oltreoceano: Matthew Broderick, Dustin Hoffman, Emma Watson e Robbie Coltrane (saga di Harry Potter), Tracey Ullman, Sigourney Weaver (nei panni del narratore), e ancora Kevin Kline, William H. Macy, Christopher Lloyd, Frances Conroy e i candidati all’Oscar di quest’anno come migliori attori Richard Jenkins e Frank Langella.

Ma passiamo alla trama. Il lontano regno di Dor è conosciuto per la creazione di eccellenti zuppe, tanto da celebrare il Giorno Speciale della Zuppa Reale, nel quale lo Chef Andre (Kevin Kline) inventa ogni anno una nuova esaltante ricetta per la famiglia reale e per tutti i cittadini. Il ratto Roscuro (Dustin Hoffman) scende dalla nave a bordo della quale vaga per il mondo e non resiste alla tentazione di infiltrarsi nel castello, inebriato dal profumo della pietanza. Fatalità vuole però che Roscuro cada rovinosamente nella scodella della regina. Il trauma è troppo forte e la donna muore sul colpo, stroncata da un infarto. Il re, distrutto dal dolore, bandisce la zuppa e tutti i ratti del regno. La vita a Dor cambia radicalmente. Le nuvole oscurano il paesaggio e ciò che prima brillava splendente diventa grigio e tetro. Roscuro è costretto a vivere a Ratworld, il mondo dei Ratti, un luogo privo di luce situato all’interno delle sudicie prigioni sotterranee del castello reale, dove tutti i ratti, divenuti abitanti illegali di Dor, sono stati messi al bando. Intanto a Mouseworld, il mondo dei Topi, nascosto in una sorta di magazzino dietro la cucina reale, nasce Despereaux Tilling (Matthew Broderick): un topino atipico, dalle grandi orecchie dritte, con una personalità decisamente diversa da quella dei suoi simili. Despereaux, infatti, non ha paura di ciò che lo circonda come tutti gli altri, ama i libri anziché divorarli, e si appassiona ai romanzi di cavalleria contenuti nella biblioteca del castello, sposando valori quali onore e coraggio. Durante una delle sue uscite, conosce la principessa Pri (Emma Watson), stanca di condurre un’esistenza paralizzata dal lutto per la scomparsa della madre e sopraffatta dalla tristezza e dal desiderio di far risorgere la speranza e la gioia nei sudditi di Dor. Parlare a un essere umano è proibito nel mondo dei topi, ma questo non importa a Desperaux. La ferma volontà del topino a non aderire agli atteggiamenti imposti e alle ferree regole del suo mondo, particolarmente rigido e conformista, lo condannano però all’esilio nella fogna dei ratti, dove incontra Roscuro, estraneo alla grettezza degli altri suoi simili, con il quale si trova subito in sintonia. Alla storia di Despereaux, Roscuro e della principessa s’intreccia quella di Miggery Sow (Tracey Ullman), reso in italiano con Maia Lina, una povera ragazza che da una fattoria in campagna, dove fa l’allevatrice, viene portata al castello per essere la domestica personale della figlia del re. Il sogno della ragazza è in realtà proprio quello di diventare una principessa, e per esaudirlo sembra essere disposta a tutto. Nel frattempo, Roscuro, da sempre in preda ai sensi di colpa, tenta di chiedere scusa a Pri per aver causato involontariamente la morte della madre, ma la reazione dura e ostile della giovane lo ferisce e incattivisce, portandolo a organizzare una vendetta nei confronti della principessa grazie all’aiuto dell’ingenua Maia Lina. Il gesto di Roscuro innescherà un’escalation di eventi che condurrà allo scioglimento della trama, risolvendo i destini di tutti i protagonisti.

Ciò che emerge con maggiore evidenza da Le avventure del topino Despereaux è il connubio tra l’animazione generata al computer e la ricerca di un’estetica vicina alla sensibilità dell’animazione tradizionale, eseguita a mano, più naturale e organica, ispirata, soprattutto nell’illuminazione, all’arte pittorica dei maestri fiamminghi Vermeer e Brueghel. La scelta presa dal team operativo e artistico del lungometraggio ha profondamente permeato e orientato il disegno e il progetto complessivo che abbraccia personaggi, colore, luci, stile dell’animazione e della recitazione, movimenti di macchina. A realizzare gli effetti visivi è la Framestore Animation di Londra, società che ha lavorato per i film di Harry Potter, vincendo anche un Oscar per gli orsi polari de La bussola d’oro. Per raggiungere gli obiettivi preposti, la Framestore ha applicato le tecniche pittoriche al processo di digitalizzazione, ritoccando le renderizzazioni 3D nei più piccoli dettagli. Veramente straordinari, per la resa della luce e i particolari rappresentati, risultano i tre distinti universi concepiti dalla storia: Dor, che richiama le atmosfere del Medio Evo, il mondo operoso dei topi e quello oscuro dei ratti. È stato, inoltre, rafforzato il legame tra l’animazione e la recitazione live action, per rendere i personaggi antropomorfizzati di Desperaux, Roscuro e degli altri animali ancora più credibili allo sguardo degli spettatori. Le prime session vocali sono, infatti, state fondamentali per indirizzare l’operato degli animatori. Ulteriore peculiarità del metodo di lavoro adottato riguarda la fase di animatic, dove generalmente gli storyboard sono montati insieme con il dialogo, la musica e gli effetti sonori. Nel caso di Despereaux, prima di disegnare ogni singola tavola, i registi, lo sceneggiatore Ross e Brad Blackbourn, il capo del layout, hanno stilato un dettagliato elenco di scene per ogni momento del lungometraggio. Ogni ripresa del film è quindi stata mappata nelle sue componenti, schizzata in miniatura da Stevenhagen e poi passata al reparto storia. Questa mappa visiva ha permesso di unire, dal punto di vista tematico e artistico, i vari e complessi pezzi della narrazione. 

Presentato in anteprima al Future Film Festival 2009 di Bologna, Le avventure del topino Despereaux è una solida e coinvolgente favola moderna caratterizzata da un approccio originale, che lo rende un’opera un po’ a sé, un unicum rispetto ai lavori della Pixar, della Walt Disney Animation Studios, della DreamWorks Animation e di altre case di produzione, vuoi per il particolare approccio tecnico impiegato, vuoi per la scelta di trattare, accanto a temi più convenzionali come il coraggio di essere se stessi in un mondo ostile, anche argomenti difficili e dolorosi come il perdono e la redenzione, il senso di responsabilità e di colpa. Basti guardare allo sfaccettato personaggio di Roscuro, non classificabile in maniera meccanica con le classiche etichette di buono e cattivo. La complessità delle sue azioni richiede, infatti, una lettura più adulta che fa di Le avventure del topino Despereaux un film non solo per bambini.

TITOLO ORIGINALE: The Tale of Despereaux; REGIA: Sam Fell, Robert Stevenhagen; SCENEGGIATURA: Kate DiCamillo, Will McRobb, Gary Ross, Chris Viscardi; FOTOGRAFIA: Brad Blackbourn; MONTAGGIO: Mark Solomon; MUSICA: William Ross; PRODUZIONE: Gran Bretagna/USA; ANNO: 2008; DURATA: 93 min.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.