Ponyo sulla scogliera PDF 
Pietro Salvatori   

La poetica di Hayao Miyazaki sbarca nuovamente sul grande schermo. E se dalla sua presentazione a Venezia sono dovuti passare ben sette mesi per l’uscita in sala, i fan del grande autore giapponese non rimarranno certo delusi. Ponyo sulla scogliera è infatti un tuffo nel magico mondo dell’animazione di uno dei più grandi maestri del genere. Cattura nel suo flusso che ben si adatta alla liquidità del mare che domina sullo schermo, fin dal suo prologo, una sinfonia animata che anche nel suo ricercato mutismo avviluppa lo spettatore.

Come al solito la trama non si perde nel tentare di dare spiegazioni razionali sull’universo favolistico messo in piedi a partire dalle chine e dai colori dell’entourage di Miyazaki. Ponyo è uno strano pesciolino, dal volto di una minuscola bambina, che ha degli stranissimi genitori. Ma il suo sogno, novella sirenetta, è quello di diventare una bambina e di scorrazzare libera e felice sulla terra ferma. Come al solito, e più del solito, il mondo reale e quello fantastico si mescolano e si intrecciano nella pellicola senza soluzione di continuità, raccontando le strambe avventure del piccolo pesciolino e di Sosuke, il suo piccolo amichetto la cui casa si trova in cima alla scogliera che dà il titolo al film. Lo script raffigura un mondo sereno, pacato, un’immagine di famiglia e una descrizione dei rapporti umani impregnata di uno sguardo appassionato e partecipe. Una storia che ci si aspetterebbe dal maestro giapponese, delicata, incentrata su figure rassicuranti e familiari alle prese con elementi imprevedibili e misteriosi. Tuttavia, complessivamente, la storia di Ponyo è forse tra le meno riuscite di Miyazaki. La trama non regge alla prova della durata, risulta complessivamente dispersiva, stenta a conferire profondità a tutti i personaggi. Il lirismo del finale è probabilmente troppo trascinato, finendo alla lunga per risultare indigesto ad un pubblico smaliziato e non troppo disponibile a farsi incantare dalle lusinghe della magia della storia.

Un buon film dunque, latore di un’animazione antica e densa di significato. Ma aspettarsi il top da tutte le opere del maestro forse è chiedere troppo. Probabilmente, per questa volta, meglio accontentarsi.

TITOLO ORIGINALE: Gake no ue no Ponyo; REGIA: Hayao Miyazaki; SCENEGGIATURA: Hayao Miyazaki; FOTOGRAFIA: Atsushi Okui; MONTAGGIO: Hayao Miyazaki, Takeshi Seyama; MUSICA: Joe Hisaishi; PRODUZIONE: Giappone; ANNO: 2008; DURATA: 100 min.

 


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