Almost famous / Quasi famosi - Cameron Crowe PDF 
di Mazamette   

Sembrerebbe una favola la storia del quindicenne William Miller - giovane molto dotato per le lettere e per questo autore di diversi articoli su piccole testate - che, come per magia, viene ingaggiato dal Rolling Stone, forse il più autorevole periodico di musica di quei tempi, con lo scopo di seguire in tournee gli Stillwater, fenomeno musicale emergente del 1973. Ebbene di tutto ciò l'unico vero prodotto dell'immaginazione del regista sceneggiatore Cameron Crowe sembra essere il gruppo musicale, fittizio prototipo di tante band esordienti degli anni settanta, un mix tra i Led Zeppelin, Black Sabbath, Eagles e così via.

Infatti Cameron Crowe in questa sua opera narra la stupefacente vicenda personale di quando in tenera età, aveva appena sedici anni, gli fu assegnato il compito di seguire gruppi come Neil Young e Alice Cooper e diventare così un critico musicale (o il "nemico" visto dagli occhi dei musicisti).
Come il protagonista del suo film entra in contatto con gli artisti e il mondo barcollante del rock anni settanta. Un mondo fatto di speranze, molte illusioni e tanta vitalità. Ma soprattutto un universo lontano e distaccato da quello quotidiano, popolato di gente affascinante, persone che vivono insieme le esperienze esaltanti e deliranti della tournee, che si scambiano amore e compagnia uniti dall'unico credo realmente universale: la musica. Oltre ai gruppi come gli Stillwaters, dipinti da Crowe con un pizzico di cinismo, ci sono le cosiddette band aid, da non confondere assolutamente con le groupies. Se le prime sono fonte d'ispirazione, con la loro presenza e vitalità, del gruppo, le seconde sono semplici fans che seguono la band.

Sarà proprio Penny Lane (interpretata da una effervescente Kate Hudson, figlia d'arte, nonché moglie di Chris Robinson, cantante dei Black Crowes, tanto per rimanere in tema!), che introdurrà il giovane William nel gruppo e lo accompagnerà, come una tenera madre nella sua avventura precoce. Il suo ruolo si pone in maniera radicalmente antitetica a quello di Elaine (Frances Mc Dormand) l'apprensiva e anticonsumista madre del giovane che segue via telefono le traversie dell'adolescente e "spiazza di brutto" tutti i personaggi di quel mondo rotolante, a partire da Russel (Billy Crudup), chitarrista degli Stillwaters.

Almost famous è pertanto uno stravagante percorso di formazione che viaggia veloce e sconclusionato in quell'epoca ormai mitica e mitizzata che furono gli anni settanta. Lo sguardo del regista è tanto lucido quanto appassionato. Come il suo protagonista non sa se scegliere il ruolo di critico o quello di fan e amico del gruppo, rimanendo così sospeso. Ma la nostalgia per quel periodo, quell'ultimo sussulto del rock prima che diventi business a tutti gli effetti, è palese. Gli strascichi autobiografici si fanno sentire e il suo amore è confessato apertamente.
La sua quarta regia (Non per soldi... ma per amore, 1989; Singles - L'amore è un gioco, 1992; Jerry Maguire, 1996) è di maniera ma calibrata sugli attori, che si calano completamente nei personaggi barbuti e capelloni dando vita a vere e proprie rockstar, icone di un tempo ormai passato. Tra tutti spicca il camaleontico Philip Seymur Hoffman, che interpreta Lester Bangs, protettore del giovane giornalista, ormai specializzato a fornire strepitose perfomance in ruoli secondari.

La fotografia (John Tool) segue apertamente i dettami di quell'epoca richiamando continuamente la magica luce del materiale di repertorio che ci è rimasto dopo quasi trentanni.
Pertanto l'ultimo lavoro di Crowe non vuole essere assolutamente un film musicale, né tantomeno un documentario sulla musica degli anni settanta. Al contrario con quest'opera vuole e riesce a restituire attraverso una ricostruzione precisa ed attenta la leggerezza e l'illusione di un periodo e di una generazione estinta per sempre, ma che continua a vivere e vibrare nei testi e nelle musiche, unico genuino e incontaminato lascito.

 


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