American Gangster PDF 
Christian Olivo   

ImageHarlem, 1968. Frank Lucas (Denzel Washington), giovane gangster di colore, ama la famiglia, si reca ogni domenica in chiesa e protegge Bumpy Johnson, un "padrino" che accoglie le suppliche del povero ghetto nero di Harlem e distribuisce tacchini il Giorno del Ringraziamento. Alla morte di Johnson, Frank raccoglie il testimone di un vero e proprio impero, oltre a uno stile e un modo di compiere gli affari intriso di rispetto, violenza e sani principi. Frank, applicando le regole del capitalismo al mercato della droga, diventa in brevissimo tempo il più grosso e rispettato distributore del proprio quartiere. Scavalcando le famiglie mafiose e rifornendosi di eroina direttamente nel sud-est asiatico, Lucas inizia ad accumulare una immensa fortuna da condividere con l’intera famiglia. Il suo legame con la mafia newyorkese contribuisce a rendere più solida la sua posizione, ma finisce anche con l’attirare l’attenzione di Richie Roberts (Russell Crowe), integerrimo poliziotto ebreo della narcotici.

È evidente come Ridley Scott sia uno di quegli autori che nutrono il proprio talento registico sulla base dei copioni che hanno a propria disposizione: dopo diverse prove sottotono (i mediocri Il gladiatore e Un’ottima annata ne rappresentano certamente l’apice in negativo), il regista inglese, con questa sua ultima fatica, sembra toccare nuovamente quei vertici espressivi che lo hanno reso uno dei più fulgidi visionari del cinema degli ultimi trent’anni. Il solo intitolare una pellicola American Gangster denota quanto nella mente del regista sia chiara l’idea di proporre un’epopea, oltre che misurarsi con un genere in voga sin dalle origini della settima arte. Influenzato senza dubbio alcuno dalle giungle urbane di Mann e Scorsese, dall’epica di Leone e dalla rigorosità di Coppola, ma non per questo adagiato su un passato ingombrante o peggio rassegnato al parallelo incombente, il film mantiene per l’intera durata quell’ampio respiro e quel passo lungo attribuibili unicamente alle opere di un certo spessore. L’atmosfera, ben fissata dalla fotografia livida di Harris Savides, è calda e pesante, pregna di quella insanabile frattura sociale che nella New York degli anni Settanta segnò il lusso dei padrini e la fatiscenza che opprimeva i quartieri più poveri. Ed è proprio all’interno di questa assenza di equilibrio, di queste due prospettive così profondamente dissimili, che si scatena la serrata sceneggiatura di Steven Zaillian (che prende spunto dalla reale vicenda dell’afroamericano Frank Lucas, e in particolar modo dalla narrazione che ne fece il New York Magazine nell’articolo Il ritorno di Superfly), abile nella costruzione di due personaggi tanto opposti quanto carismatici. Frank Lucas/Denzel Washington ama la famiglia di un affetto quasi doloroso da coinvolgerla direttamente nel suo traffico, ama il quartiere in cui vive, ama la sua gente, è lucido, spietato e risoluto; Richie Roberts/Russell Crowe ama il suo lavoro e odia la corruzione dei colleghi, la sua situazione familiare, con un divorzio dietro l’angolo, pende verso il fallimento, è deciso, onesto, ma rifiuta la troppa visibilità. Due personalità diverse eppure paradossalmente compatibili, moralmente quasi equivalenti, che rappresentano terreno fertile su cui Scott costruisce a più riprese quella riconosciuta abilità registica, eclettica e appassionata, stilisticamente ben strutturata, di tanti suoi capolavori.

Una direzione meticolosa che scandaglia la logicità del crimine e la nozione che il gangster non è altro che l’altra faccia del sogno americano, un tema che fa da eco alla celebre descrizione del delitto in Giungla d’asfalto di John Huston, visto come “una forma sinistra della lotta per la vita”, un ritratto che rende American Gangster la più vivida e autentica delle crime story dai tempi de Il braccio violento delle legge. Un ottimo film, insomma, che spesso procede al trotto dalle parti del capolavoro definitivo nella filmografia di Scott, non fosse che il dualismo Washington-Russell risenta visibilmente di una recitazione troppo prevedibile e poco comunicativa del primo: mai si ha l’impressione, infatti, che Frank Lucas sia un gangster perché vive e si nutre di violenza, come accadeva per il Tom Powers di Nemico pubblico (1931) o, in epoca più recente, per il Tony Montana di Scarface nella rilettura di De Palma. E di conseguenza mai si arriva a un climax alla Heat, in cui l’antagonismo Pacino-De Niro eccedeva addirittura i confini dello schermo. Una debolezza che forse però rappresenta il significato più profondo di un film che tratta i personaggi come esseri umani, senza mai decantare il mito che rappresentano.

Una curiosità: la pellicola di Ridley Scott ha esercitato un effetto così profondo sul guru dell'hip hop Jay-Z (anche presidente della celebre Def Jam Records) che questi ha deciso di pubblicare un album di materiale completamente originale da fare uscire in contemporanea all’uscita del film. Il titolo? American Gangster, naturalmente!


TITOLO ORIGINALE: American Gangster; REGIA: Ridley Scott; SCENEGGIATURA: Steven Zaillian; FOTOGRAFIA: Harris Savides; MONTAGGIO: Pietro Scalia; MUSICA: Marc Streitenfeld; PRODUZIONE: USA; ANNO: 2007; DURATA: 157 min.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.