Mar Nero PDF 
Anna Barison   

In questi anni l’arrivo di molti immigrati dall’Est Europa sembra aver stravolto le regole del lavoro in Italia. Per esempio, le cosiddette badanti, donne di ogni età che assistono gli anziani disabili, hanno sostituito le case di cura e i ricoveri ospedalieri, diventando un “bene” prezioso per molti, nonostante le loro condizioni di vita in Italia non siano sempre facili. Ma da una dipendenza reciproca può nascere anche un rapporto di sincero affetto e solidarietà?

Se lo è chiesto Federico Bondi, un giovane regista di 32 anni, che ha stupito la critica di vari festival internazionali con questo raffinato film, Mar Nero, che ci auguriamo possa scuotere anche la sensibilità del grande pubblico, dal momento che è riuscito a tratteggiare il tema della vecchiaia e dei suoi molteplici spettri con naturalezza e con un afflato confidenziale, dando voce a vicende umane poco frequentate nel cinema italiano, ma che ormai sono entrate a far parte del nostro quotidiano. Se quest’estate erano state le simpatiche e goliardiche vecchiette di Pranzo di Ferragosto a farci sorridere, anche in questo caso il fulcro da cui si dipana l’intera storia è un’anziana signora, Gemma, costretta a vivere insieme ad Angela, una giovane romena allontanatasi dal suo paese e dal suo amato marito alla ricerca di un riscatto economico e sociale. Entrambe sole, inizialmente diffidenti, giorno dopo giorno si aprono l’un l’altra, scoprendo con umorismo e ironia di non essere poi così diverse e di aver instaurato non solo un rapporto di dipendenza reciproca, ma anche un’amicizia frutto di una sincera condivisione. Quando un imprevisto sembra volerle separare, Gemma riprende in mano la sua vita e affronta con Angela un viaggio in Romania, alla disperata ricerca del marito della ragazza. Alle foci del Danubio scopriranno, ognuna a modo suo, che la conoscenza di sé può avvenire in ogni età.

Il regista racconta di essere partito dalla storia di sua nonna Gemma, che teneva in casa Angela, una ragazza straniera arrivata da lontano e improvvisamente catapultata in una situazione estranea, ma che tuttavia seppe trovare da questa condizione di precarietà affettiva ed economica l’incentivo per far sorridere e per dare un senso alla vita dell’anziana signora, fino ai suoi ultimi giorni. La vecchiaia, con tutti i suoi problemi, sembra un tema poco frequentato dai registi di oggi. Qui, invece, l’autore l'ha saputa raccontare con una manciata di inquadrature e con un minimalismo eloquente, facendo scaturire da una vicenda così privata una visione universale e rendendo tutti partecipi di questa “umanizzazione dei vecchi”, che hanno un corpo, una voce e un’anima, e non sono solo una elemento ingombrante per un figlio adulto. E infatti l’istinto materno di Gemma, che nei confronti del figlio sembra essersi sopito, riesplode con tutta la sua energia per Angela, che ben accetta la sua nuova confidente.

Il film è ambientato tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007, un anno decisivo per la Romania, da poco entrata nell'Unione Europea, nonostante le evidenti contraddizioni che agitano questa terra. Se da una parte, infatti, il paese sembra rispettare i più importanti standard comunitari, dall’altra è facile notare come l’arretratezza di certe zone, soprattutto rurali, sia dominante. Anche la protagonista viene da un paese molto umile, costretta a sfuggire alla povertà di un luogo che si manifesta nitidamente nella seconda parte del film. Sulina è un paese di contadini dove, per esempio, come mezzo di trasporto si usano ancora i carretti trainati dai cavalli. Nonostante i mondi di Angela e Gemma siano molto diversi, nei loro racconti si avvicinano fino a combaciare: la Romania di oggi somiglia per tanti aspetti all’Italia degli anni Cinquanta, con tutti i suoi aspetti negativi e positivi. L’autore, di riflesso, osserva questi risvolti sociali, che tuttavia rimangono sullo sfondo, come le tematiche legate alla vecchiaia, per non infossare il film in pedanti intenti di denuncia. Sono i primi piani e le vicende delle protagoniste che assicurano al film un respiro intimamente politico, e non i cambiamenti sociali in atto. E forse sta proprio qui la forza dell’autore: regalarci un ritratto di due paesi affini e lontani attraverso l’autenticità dei suoi protagonisti e la dimensione privata che contraddistingue la storia.

Anche il modo di girare è figlio di questa poetica. La forma è essenziale, scarna, priva di artifizi stilistici, e la tecnologia digitale serve proprio a conferire questa patina naturalistica, tutta tesa a pedinare dei personaggi e dei volti, soprattutto con i piani sequenza che, oltre a dilatare il tempo della recitazione, forniscono agli interpreti una libertà espressiva che li sottrae dai virtuosismi della messa in scena. Attori che sembrano calzare alla perfezione i propri ruoli, dagli strappi vocali ed espressivi di Ilaria Occhini, che passa per sua natura dalla dolcezza alla ruvida impulsività, o dalla romena Petre dagli occhi velati da una tragica bellezza, che riflettono la dura realtà del paese da cui proviene. La narrazione subisce fatalmente il fascino delle protagoniste per offrirci una rappresentazione sincera ed illuminante del rapporto tra due età diverse, ma anche tra due mondi diversi: uno vecchio e uno nuovo. E se le due donne sono riuscite a diventare solidali, la speranza dell’autore sembra essere quella di vedere Italia e Romania compiere la stessa scelta.

TITOLO ORIGINALE: Mar Nero; REGIA: Federico Bondi; SCENEGGIATURA: Ugo Chiti, Federico Bondi; FOTOGRAFIA: Gigi Martinucci; MONTAGGIO: Ilaria Fraioli; MUSICA: Enzo Casucci; PRODUZIONE: Francia/Italia/Romania; ANNO: 2008; DURATA: 95 min.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.