10 serate con Jonathan Nossiter PDF 

Abbinare un film a un vino: operazione che diventa imprevedibile nelle mani di Jonathan Nossiter. La Cineteca di Bologna cambia il registro degli accostamenti e chiama un “cinesommelier”: cinema e vino si trovano assieme per compiere assieme un percorso sulle ali di un radicalismo estetico che solo un regista e degustatore radicale, appunto, poteva creare. Un percorso spiazzante, che pone domande: “Hai mai visto quel film? Hai mai sentito quel vino?”. E si condividono, assieme, in una sala cinematografica, dubbi e risposte.

Con gli amici della Cineteca abbiamo dunque pensato di accostare la luce dello schermo a quella del vino in un bicchiere - racconta Jonathan Nossiter -, l’atto sensuale e goloso del bere con quello (altrettanto sensuale) di godere collettivamente di una pellicola in 35mm. Saliamo allora sulle spalle di Jonathan Nossiter, autore giunto a notorietà con il suo Mondovino, per 10 serate al Cinema Lumière tra gennaio e febbraio, che intercetteranno nell’ultimo week end di gennaio le iniziative di ArteFiera, kermesse il cui carattere spiccatamente internazionale bene identifica la vocazione europeista (e internazionalista) di queste 10 serate di cinevino promosse dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Slow Food Emilia Romagna e Mercato della Terra. 10 serate di film rari, sconosciuti, o semplicemente folli: autori sperimentali come Rainer Werner Fassbinder o João Cesar Monteiro; storie che con il realismo più  vivo hanno squarciato il velo dell’ipocrisia italiana, come Fuoco! di Gian Vittorio Baldi; casi (I dimenticati) che segnano il destino, fino a quel momento vincente, di un autore come Preston Sturges. 10 film con degustazioni di vini (accompagnati da un assaggio curato dal Mercato della Terra), rari, sconosciuti, semplicemente “naturali”: perché folli appaiono appunto i vini naturali al gusto omologato della nostra epoca  industrializzata, contro la quale lottano i moderni Don Chisciotte dell’uva così com’è.

È uno sguardo sul presente quello che vuole offrirci, a modo suo, Jonathan Nossiter: in un momento di crisi radicale non mi sembra così folle mischiare, senza pudore, un’arte che ci fa viaggiare lontano con storie profonde e magiche (il vino, intendo) con un altro piacere che forse abbiamo dimenticato quanto possa renderci più festosi e più illuminati (eh sì, sto parlando del vecchio ‘Snaporaz’, il cinema). Serate tutte guidate da Jonathan Nossiter, quindi, dal produttore protagonista dell’occasione, e da grandi registi come Ettore Scola o Gian Vittorio Baldi  (guarda  un  po’, anche grande produttore di vino da decenni, nella vicina Romagna). Il prezzo a persona è di € 13 per la prima serate, € 11 per la seconda, € 8 per la terza e successive serate (€ 11, € 9, € 7, per gli Amici e Sostenitori della Cineteca, per i soci Slow Food e per i possessori di Carta Più Feltrinelli).

Si comincia giovedì 19 gennaio con la Francia di Jean-Marc Roulot, esponente di uno dei terroir più nobili, quello di Borgogna, viticoltore e “attore” nel film Rio Sex Comedy, dello stesso Nossiter: curioso incontro tra fiction e documentario che vede la partecipazione di una star come Charlotte Rampling. E così via per altre nove serate di cinevino, capaci di rappresentare i territori storicamente più decantati come il Montefalco, rappresentato da Giampiero Bea e “abbinato” a La più bella serata della mia vita di Ettore Scola  (che sarà anch’egli al Cinema Lumière, venerdì 20 gennaio), o territori in magnifica ascesa, come quello emiliano, grazie soprattutto al lavoro paziente di viticoltori naturali quali Camillo Donati (che sarà al Cinema Lumière sabato 28 gennaio, assieme a Gian Vittorio Baldi, del quale  vedremo  il capolavoro della sua cinematografia graffiante e priva di  compromessi, Fuoco!) o Elena Pantaleoni  (protagonista venerdì 3 febbraio con il suo re dei macerati, l’Ageno, assieme alla pellicola del giapponese Juzo Itami, A Taxing Woman Return). E poi uno dei grandi pionieri italiani, Angiolino Maule (che sabato 21 gennaio ci farà assaggiare la sua vulcanicissima  Garganega,  in abbinamento con il Fassbinder di Voglio solo che mi amiate: quasi un’invocazione per il suo elisir, il Pico), o quella di uno dei tanti talenti di quel paradiso vinicolo che è il Collio, rappresentato in questo caso da Dario Princic (sabato 4 febbraio, nella combinazione con Hotel Terminus di Marcel Ophüls). Il  Portogallo è rappresentato dalla Commedia di Dio di João Cesar Monteiro e da quell’unicum che è vinho verde, nel nostro caso quello di Vasco Croft (domenica 22 gennaio).

E poi Bologna, che è doveroso omaggiare, offrendo spazio anche a chi sul vino  compie  da  sempre  la  sua azione culturale e “ristoratrice”, come Paolo Carati del Caminetto d’Oro (venerdì 27 gennaio, in compagnia di Alberto Carretti, produttore a 360° di magie enogastronomiche e del film I dimenticati, pellicola “diversa” del maestro della screwball comedy Preston Sturges). Il Brasile di Nelson Pereira dos Santos (Como Era Gostoso o Meu Francês) incontra il Moscato Passito di Enzo Cerruti (regista e produttore assieme sabato  29 gennaio), mentre a uno dei film più irriverenti della storia del cinema, Brian di Nazareth di Terry Gilliam, è affidato il finale in compagnia dei vini di Stefano Bellotti (domenica 5 febbraio).

Presentazione di Jonathan Nossiter
Che c’entra il vino con  il cinema? Che c’entra l’ubriachezza con la lucidità o la commedia con l’impegno, piaceri golosi con riflessioni profonde? In un momento di crisi radicale non mi sembra così folle mischiare, senza pudore, un’arte che ci fa viaggiare lontano con storie profonde e magiche (il vino, intendo) con un altro piacere che forse abbiamo dimenticato quanto possa renderci più festosi e più illuminati (eh sì, sto parlando del vecchio ‘Snaporaz’, il cinema). Con gli amici della Cineteca abbiamo dunque pensato di accostare la luce dello schermo a quella del vino in un bicchiere, l’atto sensuale e goloso del bere con quello (altrettanto sensuale) di godere collettivamente di una pellicola in 35mm. Insomma, un’orgia! A parte il mio ultimo film che la Cineteca ha  insistito per proporre come  aperitivo, per capire i difetti del curatore prima di cominciare questo viaggio, io cercavo nove gesti liberi di cinema per altrettanti viticoltori liberi. In un momento in cui la libertà vera rappresenta sicuramente una minaccia per alcuni, può portare speranza per altri. Per tre week-end nel cuore dell’inverno vi porteremo dalle spiagge brasiliane (per finire mangiato, se sei francese, dagli  indigeni  cannibali), al Giappone (per capire quanto la loro mafia ci rassomiglia), alla Germania (per vedere le radici storiche della nostra crisi), a Gerusalemme (per incontrare l’amico Brian al posto di  Gesù), alla Bolivia (alla caccia di un nazista conosciuto come ‘il macellaio di Lione’) e ancora verso altre destinazioni poco prevedibili. Volevo soprattutto abbinare capolavori del cinema radicali e (im)pertinenti - e sono quasi tutti commedie - con viticoltori altrettanto impegnati, innovatori e gioiosi, proponendovi il piacere di vedere il film sorseggiando un bicchiere di vino per poi discutere con il regista  (nei casi in cui avremo l’onore di poterlo ospitare) e un viticoltore, per affrontare insieme il bisogno di risposte radicali al nostro mondo. Il filosofo francese Michel  Serres sostiene che nei secoli passati l’intelligenza per capire dove il mondo stava andando si trovava nelle città, mentre i contadini erano piuttosto ignoranti. Dice che oggi è il contrario: chi abita in  città non capisce più nulla, mentre è il contadino che è capace di intuire dove potremmo o dovremmo andare.

Serate di cinevino. A cura del cinesommelier Jonathan Nossiter
Promosse dalla Cineteca di Bologna
in collaborazione con Slow Food Emilia-Romagna, Mercato della Terra e ArteFiera
19 gennaio - 5 febbraio 2012, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65 - Bologna)

Biglietti:
€ 13 a persona per la prima serate, € 11 per la seconda, € 8 per la terza e successive serate (€ 11, € 9, € 7, per gli Amici e Sostenitori della Cineteca, per i soci Slow Food e per i possessori di Carta Più Feltrinelli)

Info:
(+39) 0512194826
www.cinetecadibologna.it

Ufficio stampa:
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
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www.cinetecadibologna.it/areastampa

 


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