La "Surprise", corvetta inglese a caccia di pirati, è comandata da Jack Aubery (Russel Crowe): combattivo membro della Royal Navy, capitano coraggioso e ribelle in bilico tra l'obbedienza a Sua Maestà e l'ascolto dei suoi sentimenti. Il film, ambientato ai tempi delle guerre napoleoniche segue il viaggio dei protagonisti all'inseguimento di una nave nemica: l'Acheron. Un percorso immerso nei confini della natura dalle coste del Brasile sino alle burrascose acque di Capo Horn per poi proseguire attraverso i ghiacci e la neve del Polo e le incontaminate spiagge delle Isole Galapagos che vengono per la prima volta filmate in un lungometraggio.

Proprio la bellezza della natura, il fascino della scoperta e degli studi che la animano in questo particolare periodo storico fanno da contrappunto all'avventurosa sfida per mare in cui il dettaglio dei particolari consente di ricreare alla perfezione la vita a bordo di una nave da combattimento dell'Ottocento. Non bisogna stupirsi infatti se tra l'equipaggio della Surprise, in mezzo alla ciurma e agli ufficiali, compaiono dei bambini, trattati alla stessa stregua degli adulti, che rivestono i più svariati ruoli proprio come accadeva all'epoca: dai mozzi addetti alle munizioni, agli ufficiali di nobili natali come l'allievo Lord Blakeney (Max Pirkis).

Proprio il rapporto tra Lord Blakeney e il dott. Stephen Maturin (Paul Bettany) sarà determinante per la narrazione delle scoperte che verranno effettuate durante il viaggio. Stephen è il chirurgo e naturalista di bordo, la mente scientifica della spedizione, l'uomo capace di curare le ferite più difficili dimostrando che il potere della scienza supera spesso quello della guerra. Lui e il capitano Jack vivono, nell'arco della vicenda, uno stretto legame di amicizia che, partendo da sentimenti comuni come la nobiltà del loro animo o la passione per la musica, si trova a rafforzarsi di fronte a scelte di difficile esecuzione. Il patriottico e fedele Jack sarà costretto ad abbandonare l'inseguimento della nave pirata francese Acheron (divenuto una vera e propria ossessione per la quale il capitano è deciso a mettere in discussione anche la vita del proprio equipaggio) per salvare l'amico in fin di vita, il chirurgo amante della natura e delle scoperte che è capace di rivelare agli attenti uomini presenti sulla nave. Per ironia della sorte, sarà proprio lui a consentire a Jack e ai compagni di incalzare la nave nemica dopo averla avvistata casualmente durante una spedizione scientifica sulle isole Galapagos. Già insieme sul grande schermo in A Beautiful Mind, Bettany e Crowe si cercano, si temono, si analizzano: Stephen studia gli uomini allo stesso modo in cui studia gli animali, apprezzando Jack per rappresentare un'eccezione all'opinione comune che il potere corrompe. Jack è infatti capitano della "Surprise" e come tale si fa rispettare acquistando la fiducia dei propri uomini, ma è prima di tutto un uomo e non se lo dimentica.

Ispirato ai personaggi creati dallo scrittore Patrick O'Brian, il film mostra una particolare attenzione per l'aspetto emotivo legato ad ognuno di essi: Peter Weir cattura con estrema abilità i dettagli e lo spirito del mondo dei protagonisti del film senza distinzione di classe. Agli occhi della sua macchina da presa sono inizialmente tutti uomini con i loro sogni e le loro paure e questo Jack lo sa perfettamente e per tale motivo spesso lo vediamo intento a dispensare consigli o ad ascoltare il suo equipaggio. Weir ricostruisce perfettamente un microcosmo all'interno della nave negando quasi totalmente il contatto dei personaggi con il mondo esterno (le isole Galapagos sono le uniche per cui gli uomini del Surprise abbandonano la loro nave: i giorni di divertimento e riposo trascorsi in questi luoghi rispecchiano il rispetto che la storia ha per le isole, riflettendosi negli studi di Stephen e nel desiderio di vederle durante il viaggio). Sulla nave si vive, si mangia, si dorme, si scherza, si balla, si canta, si studia, si scrive, si opera, si muore. Il ponte inferiore dove alloggiano i marinai è costituito da spazi angusti e soffitti bassi in cui gli uomini dormono e consumano i pasti in netta contrapposizione con le parti superiori della nave: la sala da pranzo del capitano e il ponte superiore con l'imponenza degli alberi maestri e delle vele spiegate.

Molti gli effetti speciali del film definiti "invisibili" dallo stesso regista, come l'epica tempesta in cui si imbatte il Surprise nell'inseguimento dell'Acheron a Capo Horn: per la prima volta i più moderni effetti speciali sono stati mescolati con una vera tempesta ripresa in quei luoghi dando vita ad un tifone tanto spaventoso quanto reale. La realtà e la fedeltà storica, abilmente miscelate con le giuste dosi di umanità e rispetto che contraddistinguono gli uomini dell'equipaggio, costituiscono la vera forza del film che consente di trasformare un'avventura corsara in un'opera di più imponente respiro. Il lato umano della vicenda, la sottigliezza di alcuni particolari che contraddistinguono i rapporti delle persone dell'equipaggio non potevano certo mancare in un film di Weir che sin dalle sue prime opere non tralascia l'attenzione per l'uomo e per le sue riflessioni più intime.