Eric Khoo rende omaggio a Yoshihiro Tatsumi attraverso una splendida biografia per disegni in movimento: la vita del mangaka alternata a cinque sue storie, cinque spaccati di vita giapponese, Hell, Beloved Monkey, Just a Man, Good-Bye e Occupied, che si intrecciano a A Drifting Life, biografia del loro creatore e asse portante del lungometraggio, in un arco di tempo che va dal primo dopoguerra agli anni Settanta.

Yoshihiro Tatsumi è il padre dei “gekiga”, manga giapponesi per adulti. Figura di spicco nel panorama del disegno nipponico viene da paragonarlo, per tratto e importanza, a un altro “mostro sacro” del fumetto, questa volta americano: Will Eisner. Uno sguardo e un tratto a volte duri, sempre diretti e impietosi nel delineare le debolezze del giapponese moderno attraverso personaggi altrettanto duri e perduti, privi di redenzione se non attraverso una sofferenza profonda. Tatsumi è un manga, un film ma è anche un documentario, una fiction per immagini poetiche. I disegni di Yoshihiro Tatsumi si animano sul grande schermo e, con eccezionale poesia, raccontano la storia dell’autore, dei suoi lavori, del Giappone dal dopoguerra a oggi, un viaggio quasi onirico tra le miserie e le virtù di un popolo. Nel Giappone occupato del secondo dopoguerra, la passione per i fumetti del giovane Yoshihiro Tatsumi diventa un mezzo di sostentamento per la sua famiglia e motivo di forte contrasto con il fratello. L’incontro con il suo idolo, il grande Osamu Tezuka, e la pubblicazione dei primi lavori spingono il fumettista a procedere nella creazione di manga, arrivando a inventare, alla fine degli anni Cinquanta, il genere “gekiga”, che per la prima volta si rivolge a un pubblico adulto trattando temi vietati ai minori. La narrazione prende il via da A Drifting Life, ma spesso si interrompe, visivamente e temporalmente, per lasciare spazio alle altre opere di Tatsumi. Una frattura che è sottolineata dalla quasi totale assenza di colore delle tavole che mostrano le opere del mangaka, colore pronto a ricomparire quando la narrazione riprende il suo filo dell’oggi e ricomincia a raccontare la vita dell’inventore del Gekiga. Morte, miserie umane, dolore, sesso, amore questi i temi costanti che alcune tavole esplicitano in modo quasi commovente: le ombre di una vecchia e di un ragazzo “scolpite” dall’esplosione della bomba atomica su un muro di Hiroshima, la prostituta che seduce il padre derelitto per renderlo “solo un uomo come gli altri”, il mangaka che disegna donne nude sui muri di un bagno pubblico da cui trae a sua volta ispirazione.

Una dichiarazione d’amore del regista nei confronti dell’opera di Tatsumi e una dichiarazione d’amore di Yoshihiro Tatsumi per il fumetto. Eric Khoo (Singapore 1965) ha studiato cinema presso il City Art Institute di Sydney e ha realizzato il suo primo cortometraggio, When the Magic Dies, nel 1985. Il suo primo lungometraggio, Mee Pok Man (1995), ha ottenuto diversi premi, così come il successivo 12 Storeys (1997). Nel 2005 Be with Me è stato scelto come film d’apertura alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes, dove tre anni dopo ha partecipato in concorso con My Magic.

TITOLO ORIGINALE: Tatsumi; REGIA: Eric Khoo; SCENEGGIATURA: Eric Khoo; ANIMAZIONE: Phil Mitchell, Rafael Bonifacio, Jebbie Barrios; MUSICA: Cristopher Khoo, Christine Sham; PRODUZIONE: Singapore; ANNO: 2011; DURATA: 96 min.