The Town PDF 
Andrea Mattacheo   

The Town si apre con alcune note scritte su sfondo nero che raccontano  Charlestown, un quartiere di Boston dove per nessuno c’è scampo, dove "[…] la rapina in banca è diventata un’attività familiare che si passa di padre in figlio […]" e dove, però, molti sono "fieri di vivere" malgrado tutto. Quello che c’è dopo, purtroppo, non sembra andare oltre quelle parole, fallendo l’obiettivo di raccontare l’orgoglio e il dolore di chi lì ci vive o di chi vorrebbe fuggire senza riuscirci. Privato di  una solida base narrativa, quale era stata per Gone Baby Gone il bel romanzo di Dennis Lehane La casa buia, il cinema di Ben Affleck sembra qui svuotarsi della forza necessaria a scalfire la superficie delle cose. Incapace di mostrare la complessità di quel mondo attraverso l’ambiguità dell’immagine, cerca invano di dimostrarla con lunghi dialoghi riempiti da luoghi comuni vagamente sociologici. Quello che rimane è così solo uno scheletro, a tratti persino ben costruito, ma pur sempre un mucchio di ossa spoglie.

L’intenzione evidente, seppur lodevole, del giovane regista statunitense è quella di mettere in scena una realtà violenta, crudele e al tempo stesso terribilmente umana. Tuttavia, riesce a farlo solo accumulando un insieme di figure metropolitane che non vanno al di là dello stereotipo: il rapinatore buono che vuole uscirne, l’amico cattivo che lo tiene legato a sé, i gregari, i poliziotti senz’anima, la bionda sporca, la mora pulita della quale il buono si innamora. E sono proprio i binari troppo dritti su cui corrono i  personaggi ad impedire qualunque adesione al loro dramma. Anche quando scartano, comunque troppo tardi, non hanno nessuna credibilità, non smuovono né commuovono chi li osserva.  Lo spettatore sta  sempre al sicuro, seduto comodamente qualche gradino più in alto, come Doug McRay, il protagonista di The Town, monolitico, buono anche quando spara per ammazzare, sempre e comunque diverso perché coperto da una solida superiorità morale. Cosicché, al suo fianco gli altri sembrano piccoli, cinici e spietati: il padre, l’amico fraterno Jam e sua sorella Krista, tossicodipendente, tutti rimangono irrimediabilmente cattivi, anche se per cercare di salvarlo mentono, uccidono o si uccidono lentamente, giorno dopo giorno. In The Town si parla molto di sangue, quello che lega gli uomini al proprio destino. Ma il suo rosso non viene mai a galla, e quel sapore fastidioso di ferro che lascia in bocca non sembra avvertirsi. Perché a mancare sono le viscere della città e di coloro che la abitano. La guardiamo e li guardiamo da troppo lontano, attraverso una scrittura che non riesce a farsi carne e una regia che, per quanto rodata, mantiene ben poco della freddezza e del rigore quasi eastwoodiano visti in Gone Baby Gone, concedendo anzi spazio ai cliché di tanto cinema d’azione contemporaneo e finendo quindi con il sembrare superflua e di maniera.

Detto ciò, a dover essere onesti, The Town si “lascia guardare” senza cedimenti e, almeno fino all’ultimo quarto, senza essere troppo retorico o scontato. Il che, visto lo stato attuale della produzione mainstream americana, potrebbe non essere poco. Basta solo  accontentarsi  di una cartolina dei bassifondi, dove tutto è ben esposto, lucido e piatto. Anche se dalla notte oscura del noir dovrebbe emergere qualcos’altro, il fantasma che la realtà nasconde: “[…] il fondamento, l’origine […] il mistero, la base dei sentimenti profondi” (1). E di tutto ciò in The Town non c’è davvero nulla.

Note:
(1) H. Michaux, Sulla via dei segni, Graphos, 1998, p.14

TITOLO ORIGINALE: The Town; REGIA: Ben Affleck; SCENEGGIATURA: Ben Affleck, Peter Craig, Aaron Stockard; FOTOGRAFIA: Robert Elswit; MONTAGGIO: Dylan Tichenor; MUSICA: David Buckley, Harry Gregson-Williams; PRODUZIONE: USA; ANNO: 2010; DURATA: 122 min.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.