I cortometraggi che compongono il film di Jarmusch si presentano come variazioni sul tema. Gli episodi descrivono l'incontro fra due o più personaggi in un bar intenti a parlare dei più disparati argomenti, seduti al tavolo su cui posano tazze di caffè, pacchi di sigarette e portaceneri pieni.
In un'assortita rassegna di volti e di situazioni sono evidenti numerose costanti della messa in scena: il tempo scenico, i rarissimi movimenti di macchina, le poche varietà di inquadrature che alternano piani d'insieme sugli interlocutori vicino al tavolo, piani ravvicinati sui loro volti o sui pochi dettagli e una o più inquadrature che verticalmente mostrano le tazze e le sigarette; gli stessi movimenti che compiono i personaggi, la dinamica dei loro incontri e l'accentuato contrasto luminoso rigorosamente ricercato nella composizione fotografica.
La narrazione è sostituita da sketches divertenti che vedono volti noti intraprendere discussioni accese, o che sfiorano l'assurdo, talvolta imbarazzanti, in cui ci si distrae o si cerca di raggirare l'interlocutore e che giocano interamente sul dialogo e sulla mimica dei protagonisti. Lo spiccato umorismo smaschera condizioni dominate dall'impossibilità di relazionarsi, dall'incomunicabilità che si fa strada fra i contatti interpersonali. Gags di luoghi comuni esaltati e rovesciati dove il contrasto fra i personaggi si risolve negativamente: nella rinuncia a comprendersi, nel fraintendimento, o nel disinteresse. Steven parla di ghiaccioli al caffè e di sogni che sfrecciano velocemente e Roberto lo asseconda, ma ad un certo punto, come in un intercalare, svela di non capire e formula osservazioni incongrue. Nel nervosismo di una grande quantità di caffeina e nicotina si reca dal dentista al posto di Steven entusiasta di avere un impegno, ma quest'ultimo, rimasto solo, non è sicuro di essere così felice della conoscenza appena fatta. Iggy dice di aver conosciuto un bravo batterista e il suscettibile Tom si offende credendo che l'amico lo accusi di avere una scarsa band. Buscemi cameriere si intromette in una discussione fra i gemelli Lee raccontando del gemello di Elvis e la lunga spiegazione si conclude con l'esplicita critica del cantante da parte dei due ragazzi; il cameriere Murray, ascoltando i consigli di Gza e Rza, si dirige in cucina per fare gargarismi con l'acido, mentre i due abbandonano il locale. Isaac è convinto che Alex abbia voluto incontrarlo per parlare e così liberarsi da un peso opprimente e insiste nel fargli vuotare il sacco: l'intero episodio vede negare questa intenzione e il loro rapporto comunicativo è destinato a terminare senza argomenti.
In uno spazio ridotto a pochi piani di ripresa e ad un unico sfondo scenografico, che varia negli episodi pur mantenendo sempre le stesse caratteristiche, si accentuano le pause, i balbettii, i silenzi veri e propri, gli sguardi indagatori e imbarazzati. Il mutismo di Vella jr che interrompe il vivace alterco fra il padre e l'amico per chiedere dei soldi, o quello di Renèe che, assorta nella lettura, viene reiteratamente interrotta dal cameriere che cerca di avvicinarla, sono eccessi che si contrappongono al linguaggio verbale logoro e vuoto, di una comunicazione fine a se stessa o in cui non si sa cosa dire.
La distanza fra i personaggi e la loro solitudine è sottolineata dagli stessi movimenti all'interno dello spazio occupato. In tutti i frammenti in cui i protagonisti sono due la scena si apre con il primo che attende ansioso il compagno e si conclude con questo che rimane solo e perplesso: si vedano l'episodio di Steven e Roberto o quello di Iggy e Tom, quello delle cugine o quello dei cugini e anche l'ultimo, nel quale si assiste ad una maggiore complicità fra Bill e Taylor e che si conclude cinicamente con la morte di quest'ultimo. Quando i protagonisti sono tre la scena si apre con la coppia già seduta al tavolo con la successiva entrata del terzo intruso che viene zittito (nel caso di Buscemi), che fugge (nel caso di Vella jr), che viene respinto fuori campo (nel caso di Murray). L'inquadratura che chiude questo episodio vede Murray uscire di campo e i due andarsene poco dopo lasciando la macchina da presa fissa a registrare il vuoto. Con Iggy e Tom un dettaglio inquadra le loro mani che stentano a congiungersi per il saluto; l'abbraccio delle cugine mostra per due volte il primo piano della bruna invidiosa che, al limite della sopportazione, si adegua alle formalità.
Incontri che sono soprattutto scontri, il cui aspetto conflittuale si manifesta palesemente attraverso i dialoghi, le incomprensioni, le maschere, le posizioni e i movimenti dei personaggi, la loro entrata ed uscita dal campo di ripresa e alcuni espliciti dettagli. Un contrasto fra i protagonisti che è anche elemento essenziale della gag comica e che tende in questo caso a smascherare un reale atteggiamento di attrito, individualista e nevrotico che si cela dietro queste forme di socialità poco spontanee della generazione caffè e sigarette.
Il contrasto è ben visualizzato come elemento figurativo che oppone il bianco e il nero, il chiaro e lo scuro nei giochi di luce e nella figura della scacchiera che spazialmente si interpone fra gli interlocutori e che è sempre individuabile nell'inquadratura dall'alto dei tavolini, anche negli episodi delle cugine e dei cugini, in cui, invece di presentarsi come superficie o come tovaglia, è ripresa come fantasia sulle tazze o sul vassoio. Altra costante che rivela come la comunicazione possa anche essere intesa come una partita fra antagonisti fatta di mosse e di strategie che ribaltano la situazione e che non sempre vanno a buon fine.
Il contrasto fra personaggi, la risoluzione negativa e quindi l'irrisolto, il carattere antinarrativo e antidrammatico, la stilizzazione intesa come caricatura e deformazione sono tutti ingredienti del comico così come il perturbante senso del tragico.
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