Arthur e la guerra dei due mondi è il terzo capitolo della saga di Luc Besson, regista e autore dei romanzi da cui i film sono tratti, iniziata nel 2006 con il brillante Arthur e il popolo dei Minimei e proseguita nel 2009 con Arthur e la vendetta di Maltazar. Anche questo episodio, che dovrebbe chiudere le avventure del giovane Arthur/Freddie Highmore, è realizzato mescolando live action e animazione digitale e vede il ritorno di personaggi già incontrati in precedenza: Arthur e la sua famiglia, la tribù dei Bogo-Matassalai, Selenia, regina dei Minimei, suo fratello Betameche e Maltazar il Malvagio, sulle cui tracce c’è il figlio Darkos, che in quest’occasione avrà modo di mostrare la sua vera natura. 

Di fronte all’opera di Luc Besson non si può evitare di pensare alla saga di Harry Potter, così come alla produzione Walt Disney Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi (regia di Joe Johnston, 1989), o A bug’s life (John Lasseter, 1998) e Z la formica (Darnell-Johnson 1998), animazione targata rispettivamente Pixar e Dreamworks, fino a Il signore degli anelli (Peter Jackson 2001/2003): le storie vissute da Arthur appaiono debitrici di questi titoli per svariate ed evidenti ragioni. Nonostante non sia all’altezza della prima parte, quella che dovrebbe essere l’ultima peripezia di Arthur appare nel complesso piacevole, proponendo anche una chicca, una scena che è una vera gioia per gli occhi, quella in cui Arthur, Selenia e Betameche si trovano all’interno dell’alveare. Ma, a parte questo, non si possono attribuire al film di Besson altri meriti rimarcabili. Si rivolge quasi esclusivamente al pubblico dei più piccoli, con una divertente visione di un possibile mondo “ai nostri piedi”, scelta (non di per sé negativa, ovviamente) che pare però autorizzare Arthur e la guerra dei due mondi a ridursi a un’idea piuttosto semplicistica, con una visibile perdita di accuratezza e ricercatezza.

Il film ha un evidente crollo nel momento in cui Maltazar arriva a Daisytown con il suo esercito per impossessarsene, poiché da qui in poi perde qualsiasi ambizione, limitandosi a un’arcinota citazione di Star Wars e a offrire una morale esplicita. Il finale lascia, poi, uno spiraglio per un possibile seguito e, nonostante la bibliografia al momento non dia ulteriore spazio ad Arthur, sarà davvero finita con Selenia...?

Titolo originale: Arthur et la guerre des deux mondes; Regia: Luc Besson; Sceneggiatura: Luc Besson, Céline Garcia; Fotografia: Thierry Arbogast; Montaggio: Julien Rey; Scenografia: Hugues Tissandier; Costumi: Olivier Bériot; Musiche: Eric Serra; Produzione: Europa Corp., Avalanche Productions, Apipoulaï; Distribuzione: Moviemax; Durata: 101 min.; Origine: Francia, 2010