Lezione 21 PDF 
Viviana Eramo   

Prima o poi doveva succedere. Che il tentacolare Alessandro Baricco si mettesse presto o tardi dietro una macchina da presa non era certo previsione degna di Nostradamus. Sarà per la capacità dello scrittore di ben dialogare coi media, sarà per la sua amicizia profonda  con Domenico Procacci (che di certo non disdegna la intermultidisciplinarietà nelle sue produzioni) o per l’ormai universalmente riconosciuto debito nei confronti del cinema di certa nostra letteratura - che denuncia il processo di creazione artistica come fortemente influenzato da una sorta di visualizzazione per immagini -, ma di certo leggere il nome dello scrittore torinese nello spazio dedicato a quello del regista, non può, in finale, destare chissà quale stupore.

Questo suo esordio dietro la macchina da presa non vede però l’adattamento di uno dei suoi tanti fortunati romanzi (per Novecento ci aveva pensato Tornatore, per Seta Girard), ma una sceneggiatura originale scritta dallo stesso Baricco. Lo scrittore prende a prestito uno dei suoi personaggi, il prof. Mondrian Killroy e gli affida la lezione del titolo. O meglio, il film sarebbe la ricostruzione di questa lezione per mano di una ex studentessa del prof. O almeno sarebbe così in parte. Già, perché Baricco moltiplica i narratori a dismisura per confezionare un racconto corale sul professore e concentricamente sul tema stesso della "lezione ventuno": la Nona di Beethoven. Ma non aspettatevi un rigore seppur visionario nella messa in scena, perché non c’è. Così, quello che all’inizio sembra una sorta di documentary messo insieme dagli studenti, poi diventa messa in scena della lezione che ha per protagonista tal musicista Hans Peters, alternata a bizzarri personaggi ottocenteschi con tanto di parrucche che, tra un boccone e l’altro, interpellano la macchina da presa per “testimoniare” a proposito della Nona. Fin qui, seppur la confusione regni sovrana, una sorta di equilibrio resiste, ma di lì a poco verrà incrinato dalla scelta ancor più ardita di presentare il gruppo di studenti che si autoriprendono e si intervistano. Così tra echi felliniani e burtoniani (la trovata dei conviventi reali del professore come “sosia” degli amici di fantasia del maestro di musica è debitrice di Big Fish, tanto per dirne una), in una confusione enunciativa a dir poco straniante, Baricco porta avanti la sua di lezione. Ecco allora che non esiste genio senza favore di pubblico e la più celebre e ultima sinfonia del grande compositore tedesco, diventata identificativa dell’intera sconfinata sua produzione musicale, fu nel 1824 un fiasco totale e successivamente incredibilmente sopravvalutata.

Il lungometraggio è sofisticato come pochi altri, non c’è che dire. Ma il  Baricco sceneggiatore convince poco, poiché la sua scrittura è fin troppo letteraria (manco a dirlo) e parecchi personaggi sembrano macchiette in un universo immaginario che al cinema finisce per diventare più che evanescente, difficile da afferrare fino in fondo (come lo stesso Baricco ha riconosciuto in un’intervista parlando di come al cinema si debbano sempre mostrare i riferimenti tangibili alle cose che invece in letteratura è possibile tralasciare). Per assurdo, l’autore de I Barbari persuade maggiormente come regista. Capace di gestire bene una produzione internazionale con attori che recitano in lingua inglese come John Hurt  e Noah Taylor, lo scrittore torinese si dimostra  abile, come pochi registi alla loro opera prima, nella composizione dell’inquadratura, ricettivo nei confronti di paesaggi suggestivi e attento a non strafare con movimenti maldestri e manierismi acerbi. E non è poco.


TITOLO ORIGINALE: Lezione 21; REGIA: Alessandro Baricco; SCENEGGIATURA: Alessandro Baricco; FOTOGRAFIA: Gherardo Gossi; MONTAGGIO: Giogiò Franchini; MUSICA: Mario Brunello; PRODUZIONE: Italia; ANNO: 2008; DURATA: 92 min.

 


#01 FEFF 15

Il festival udinese premia il grandissimo Kim Dong-ho! Gelso d’Oro all’alfiere mondiale della cultura coreana e una programmazione di 60 titoli per puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del nuovo cinema made in Asia...


Leggi tutto...


View Conference 2013

La più importante conferenza italiana dedicata all'animazione digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi contest: View Award, View Social Contest, View Award Game e ItalianMix ...


Leggi tutto...


Milano - Zam Film Festival

Zam Film Festival: 22, 23 e 24 marzo, Milano, via Olgiati 12

Festival indipendente, di qualità e fortemente politico ...


Leggi tutto...


Ecologico International Film Festival

Festival del Cinema sul rapporto dell'uomo con l'ambiente e la società.

Nardò (LE), dal 18 al 24 agosto 2013


Leggi tutto...


Bellaria Film Festival 2013

La scadenza dei bandi è prorogata al 7 aprile 2013 ...


Leggi tutto...


Rivista telematica a diffusione gratuita registrata al Tribunale di Torino n.5094 del 31/12/1997.
I testi di Effettonotte online sono proprietà della rivista e non possono essere utilizzati interamente o in parte senza autorizzazione.
©1997-2009 Effettonotte online.