Sergio Leone produce, Carlo Verdone dirige e interpreta, Ennio Morricone compone le musiche. Solo due pellicole possono vantare questi credits: Un sacco bello (1980) e Bianco, rosso e Verdone (1981), fotografie a tratti caricaturali di personaggi della società dell'epoca affetti da cinismo, superficialità, confusione mentale, ingenuità cronica, esasperante intercalare linguistico, tic e manie di ogni sorta. La Cinevox, etichetta italiana di musica per il cinema nata a metà degli anni Sessanta, raccoglie le colonne sonore dei due film in unico cd; titolo dell'album: Bianco, rosso e Morricone. Un'uscita discografica che si propone di soddisfare sia i "completisti" morriconiani (esistono?) sia i fans più accaniti di Verdone.

Nella commedia d'esordio del regista e attore romano la musica ha più una funzione di commento, come dimostra il funk-rock strumentale dominato dal basso incalzante che introduce con efficacia il personaggio del bullo Enzo mentre seleziona collane, occhiali da sole e la quantità di ovatta a supporto del basso ventre. Lo stesso tema principale, che con le sue variazioni attraversa tutto il film, ben sottolinea l'amarezza delle storie messe in scena, soprattutto nella versione con l'assolo del fischiatore (preferisce definirsi whistler) Alessandro Alessandroni, l'unica presente su Bianco, rosso e Morricone. Nel secondo capitolo della filmografia di Verdone invece si susseguono temi associati a personaggi, come le malinconiche melodie intitolate alla "cara nonnina", mentre i brani che rievocano la tradizione popolare, anche grazie alla presenza di strumenti quali mandolino e fisarmonica, danno quasi voce al "povero emigrante" e permettono allo spettatore di riconoscerne l'entrata in scena a orecchio, anticipando l'occhio.

Ma se le musiche di Bianco, rosso e Verdone risultano fedeli alla colonna sonora della pellicola, le numerose versioni del Tema di Marisol presenti sul cd Cinevox sono inedite, anche perché inutilizzate nel montaggio definitivo di Un sacco bello, e quelle con la voce sensuale di Edda Dell'Orso purtroppo non figurano per la perdita del master.

L'estate scorsa Ennio Morricone ha inaugurato il Taormina Film Fest dirigendo un'orchestra di duecento elementi sulle note delle partiture scritte per C'era una volta in America, Il buono, il brutto, il cattivo, C'era una volta il West, Giù la testa. Nell'ambito dello stesso omaggio al regista dei più noti western all'italiana, Carlo Verdone ha ricevuto un premio intitolato a Sergio Leone che, nella trasmissione Rai Che fai ridi? (1982), serie di ritratti-documentari sui comici italiani, a proposito di Un sacco bello ha detto: "È stato l'esordio di un giovane autore; prendendo un'altra decisione, cioè quella di affidarlo a un regista consumato, forse sarebbe venuto un film molto più commerciale ma meno vero e meno autentico di quello che ha fatto Carlo. [...] Avevo capito che bisognava spronarlo, perché Carlo è un cagadubbi peggio de me". Il contributo di Morricone, arrivato in questo caso proprio grazie all'amicizia che lo legava a Leone, è stato fondamentale per la creazione di quell'atmosfera di desolazione che pervade un'assolata Roma popolata da Ruggero e i Figli dell'amore eterno, Enzo e la sua spider, Leo e Marisol e pochi altri superstiti alla tradizionale gita di ferragosto.